In Italia si parla di Grecia in merito al
ritrovamento della ‘bimba bionda con gli occhi azzurri’, mentre non un
tratto di inchiostro viene consumato per scrivere della casa per
bambini di Kalithea (ora privata di sussidi statali), dove centinaia di
genitori lasciano i loro figli perché non hanno la possibilità di
dargli da mangiare. Lo storico e scrittore Nikos Kleitsikas riporta la
testimonianza di una bambina di 9 anni che scrive a sua mamma: “Vieni a
prendermi. Se starò vicino a te, non ti chiederò mai più da mangiare”.
L’arma
di distrazione di massa della bimba bionda serve per coprire queste
tragedie e i veri problemi del paese. E’ passato poco tempo
dall’approvazione della legge che sanciva la salvaguardia delle
retribuzioni nel comparto pubblico inferiori ai 1000 euro, ma nella
contemporanea guerra dell’Europa può accadere di tutto. In Grecia, come
in Italia, si è stabilito che i pagamenti di stipendi e pensioni
avvengono esclusivamente tramite conto corrente bancario. Se devi tasse
allo Stato, il Ministero delle Finanze impone alla banca di sequestrare
i soldi dallo stipendio appena versato dal datore di lavoro. A
proposito di tasse, se ne vengono prelevate in eccesso dai
contribuenti, il lavoratore o il pensionato riceve un documento, una
carta: una sorta di “pagherò” senza scadenza da parte dello Stato,
poiché non è infatti dato sapere quando i soldi saranno resi.
Viceversa, per chi non riesce a regolarizzare la propria posizione con
l’erario, scattano sequestri anche del 50% sulla busta paga o sulla
pensione versata mensilmente nel conto corrente. Si tratta di veri e
propri pignoramenti che avvengono anche in caso di entrate mensili
inferiori ai 1000 euro previsti dalla legge, come recentemente accaduto
a un lavoratore greco, autista di scuola privata, il cui stipendio era
di appena 540 euro. Rispetto a quanto riportato dalle fonti (vd. Link
sotto), sarebbero 50.000 i risparmiatori che avrebbero trovato meno
soldi del previsto nei loro conti, proprio nel momento in cui i Greci
avrebbero bisogno di far ricorso a tutte le proprie risorse a causa
delle politiche di austerity selvaggia condotta dal governo e imposta
da BCE, FMI e Commissione Europea.
Inoltre,
come se non bastasse, si colpiscono anche le case: l’autorità di
Mitilene ha deciso il sequestro della casa a un lavoratore precario che
deve al fisco 2200 euro. Chi non riesce a pagare le tasse quindi,
potrebbe vedersi portare via la propria abitazione dalle banche e dallo
stato. Se non è una dittatura finanziaria questa, come vogliamo
chiamarla?
FONTI:
sibilla-gr-sibilla.blogspot.gr/2013/10/blog-post_335.html
sibilla-gr-sibilla.blogspot.gr/2013/10/blog-post_6459.html
sibilla-gr-sibilla.blogspot.gr/2013/10/2200-o-2013.html
www.newsit.gr/default.php?pname=Article&art_id=245497&catid=3
www.e-istos.gr/home/2009-11-02-09-18-29/8897—-lr—-.html
FONTE: TESTE LIBERE
ARTICOLO TRATTO DA: TERRA REAL TIME
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