Venerdì 27 settembre (2013) il ministro della Difesa russo, Sergey  
Shoygu, ha chiesto all’industria privata e a quella controllata dallo  
Stato di sostenere le tre componenti militari russe in caso di  
conflitto.
Secondo quanto riferito dalla stampa, società quali 
Gazprom, LUKoil e  Rosneft devono essere pronte a soddisfare le 
richieste emanate dal  sistema di Difesa, producendo e stoccando in 
anticipo le quantità di  carburante destinate alle unità di Forza 
Armata.
Nel piano di preparazione alla guerra 
rientrano  anche le società di trasporto e i produttori di energia, come
 l’azienda  ferroviaria RZD e quella idroelettrica RisHydro.
Il 
ministro, Shoygu, generale dell’esercito, ha inoltre parlato della  
costruzione di un Centro Nazionale di Difesa che dovrà sorgere a Mosca e
  che in caso di guerra assumerà le funzioni di quartier generale del  
Comando Supremo. Il Centro avrà il compito di monitorare l’intero  
territorio nazionale, coordinando le attività operative delle tre forze 
 armate, delle unità di reazione rapida e delle componenti navali, aeree
 e  terrestri che costituiscono l’arsenale nucleare russo.
La 
Russia sta imprimendo una notevole accelerazione al processo di  
modernizzazione e riorganizzazione delle Forze Armate, con uno  
stanziamento che entro il 2020 toccherà la cifra record di oltre 660  
miliardi di dollari.
Per l’Aeronautica Militare il ministero della
 Difesa ha previsto  l’aggiornamento di tutte linee di volo ritenute 
strategiche e  l’acquisizione di 1.500 nuovi velivoli: 350-400 caccia, 
100 aerei da  trasporto, 140 da addestramento e 800-900 tra elicotteri e
 droni; per  l’Esercito, che nell’arco di qualche anno disporrà di una 
componente  missilistica tattico-strategica distribuita in tutto il 
territorio  (RS-24 Yars, Bulava e Iskander M), sono in cantiere 750 
nuovi mezzi  pesanti e corazzati ed è già in programma un piano di 
ristrutturazione  che prevede la creazione di un parco tank fatto di 
soli T-72 e T-90.
Infine, mentre le cinque Flotte della Marina 
Militare sono attesa di  ricevere 24 sottomarini e 54 unità di 
superficie, per la difesa aerea è  prevista in una rete missilistica 
distribuita lungo tutti i confini  nazionali, sistemi d’arma a lunga, 
media e corta gittata composti da  batterie S-350E Vityaz, S-400 Triunf e
 S-500 Samoderzhets.
FONTE
 

 
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