L’ipotesi è terrificante, ma il segreto è di Pulcinella. Ormai gli studi sul rischio Vesuvio si moltiplicano ma nessuno riesce a dare un vero allarme, con date e previsioni accurate. E’ quanto si evince da uno studio Made in USA che vuole il Vesuvio
 esplodere ed in 15 minuti portare alla completa devastazione di tutto 
il golfo di Napoli, inghiottendo qualsiasi cosa si possa trovare avanti 
la sua violenza eruttiva. Nell’articolo de Ilfattovesuviano.it 
si parla dello studio dell’ingegnere Dobran che minuziosamente 
approfondisce le conseguenze di quella che potrebbe essere una delle 
peggiori eruzione della storia del vulcano campano.
Di tutti gli allarmi lanciati negli ultimi anni sul rischio Vesuvio, quello più terrificante giunge da Flavio Dobran, esperto di vulcani e docente della New York University.
 “Il Vesuvio che “dorme” dal 1944 esploderà con una potenza mai vista ed
 in appena quattro minuti inghiottirà già 5 o 6 Comuni della zona 
rossa”. È quanto afferma l’ingegnere fluidodinamico nella sua ultima 
relazione che ricalca, e rende ancora più tremenda, rispetto a quella 
dello scorso anno in cui gli orizzonti per gli abitanti del Vesuviano 
non erano già affatto buoni. “Una colonna di gas, cenere e lapilli si 
innalzerà per duemila metri sopra il cratere – dice l’esperto – Valanghe
 di fuoco rotoleranno sui fianchi del vulcano alla velocità di 100 metri
 al secondo con una temperatura di 1.000 gradi centigradi, distruggendo 
l’intero paesaggio in un raggio di sette chilometri, spazzando via 
strade e case, bruciando alberi, asfissiando animali, uccidendo forse un
 milione di esseri umani in appena 15 minuti”.
Si tratta di un’ipotesi documentata, frutto di studi approfonditi con
 la sola incognita della data in cui tutto ciò si verificherà: “Questo 
purtroppo non possiamo prevederlo - precisa il professor Dobran - Certo 
non sarà tra due settimane, però sappiamo con certezza che il momento 
del grande botto arriverà. La conferma viene dalla storia: le eruzioni 
su larga scala arrivano una volta ogni millennio. Quelle su media scala 
una volta ogni 4-5 secoli. Quelle su piccola scala ogni 30 anni. Ebbene,
 l’ultima gigantesca eruzione su larga scala è quella descritta da 
Plinio il Vecchio: quella che il 24 agosto del 79 dopo Cristo distrusse 
Ercolano e Pompei uccidendo più di duemila persone”.
 Dobran ha progettato un simulatore vulcanico globale: si tratta di un 
modello informatico in grado di ricostruire le passate eruzioni dei vari
 vulcani, e quindi anche del Vesuvio, per descrivere quelle future. “Il 
simulatore vulcanico globale – continua il vulcanologo – dopo aver 
analizzato i dati, ha disegnato uno scenario infernale: appena 20 
secondi dopo l’esplosione il fungo di gas e ceneri incandescenti ha già 
raggiunto i 3mila metri di altezza, da dove collassa lungo i fianchi del
 cono. Un minuto dopo, la valanga ardente si trova già a due chilometri 
dal cratere. In tre minuti ha già raggiunto Ottaviano, Somma Vesuviana e Boscoreale. In quattro minuti sono spacciate Torre del Greco ed Ercolano. Sessanta secondi dopo è la volta di Torre Annunziata“.
FONTE 
 


 
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