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giovedì 28 novembre 2013

METEORA ESPLODE NEI CIELI DELL'ITALIA DEL SUD: SCIA VERDE E BOATO SUL MAR JONIO

In serata, intorno alle ore 20.30, una grande palla di fuoco ha attraversato i cieli del Sud per più di 10 secondi, avvistata da migliaia di persone in modo particolare nelle zone Joniche da dove abbiamo avuto centinaia di segnalazioni da Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Salerno, Bari, Lecce, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Catania, Siracusa, Ragusa: sono queste solo alcune delle città da cui la meteora è stata avvistata, ovunque con le stesse fattezze, di colore verde intenso e ha illuminato il cielo quasi a giorno. Nel catanese qualcuno ha addirittura avvertito un forte boato. E’ stato senza ombra di dubbio l’ennesimo bolide, definito scientificamente meteoroide o meteora, è un frammento di roccia delle dimensioni di un piccolo sasso, che entra nella nostra atmosfera a velocità molto elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000 Km/h. La visione di questi corpi è caratterizzata da una palla di fuoco che cade velocemente dal cielo, lasciando dietro di sè una scia di luce della durata di qualche secondo. Questi bolidi possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde all’arancione.


 In alcune circostanze possono addirittura esplodere, dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati osservatori, proprio come è accaduto stasera nel mar Jonio. Questi fenomeni infatti non possono essere previsti, ed essendo imprevedibili hanno spesso osservatori del tutto occasionali. Ci sono inoltre circostanze molto rare dove i bolidi producono anche un boato dovuto all’esplosione, simile ad un tuono lontano. Meteore poco luminose possono essere osservate in qualsiasi notte dell’anno, a patto di essere in luoghi bui e lontani da inquinamento luminoso. La scia si rende visibile in quanto l’attrito con le molecole dell’aria li riscalda sino all’incandescenza, generando luce. Bruciano generalmente ad una quota di 80 Km nella nostra Ionosfera e quando assumono una luminosità molto elevata si definiscono “bolidi”, un termine utilizzato comunemente dagli appassionati ma non accettato dalla comunità scientifica, la quale non classifica questi oggetti a seconda della loro luminosità.

Non tutte le meteore sono associate a veri e propri sciami, ed in questo caso si parla di meteore sporadiche, granelli di polvere casuale che orbitano nel sistema solare intorno al Sole, e che in modo imprevedibile possono finire sul cammino del nostro pianeta. Eppure, gran parte dei meteoroidi che raggiungono il suolo, e che quindi prendono la denominazione di meteoriti, appartengono proprio a questa categoria. Probabilmente questo accade in quanto questi frammenti appartenevano ad asteroidi ormai disgregati, mentre gli sciami rappresentano i resti di antiche comete periodiche che viaggiano lungo il nostro Sistema Solare. Ogni giorno l’atmosfera della Terra riceve milgiaia di corpi rocciosi, delle dimensioni di granelli di sabbia e rocce un pò più grandi, che vengono attratte dall’attrazione gravitazionale terrestre. Affinchè si possa tracciare un quadro più completo, è necessario fornire alcune indicazioni di base, come la data precisa e l’ora, la località e la luminosità dell’evento, la traiettoria, la morfologia, il colore, la durata, la persistenza dell’eventuale scia, eventuali flare o boati uditi. L’osservazione di grandi bolidi andrebbe sempre riferita a centri di raccolta o ai gruppi astrofili più vicini, in modo da fornire elementi preziosi per il loro studio.
Intanto siamo in attesa di ulteriori aggiornamenti sull’evento di questa sera. Inviateci segnalazioni e testimonianze.


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