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sabato 25 gennaio 2014
LA FINANZIARIZAZZIONE DELL'ECONOMIA CHE PORTA AL NUOVO TOTALITARISMO.
I
popoli dell’Occidente stanno accettando pacificamente e senza pubblico
dibattito la soppressione graduale dei principi ritenuti fondamentali
per il diritto e la legittimità, come fino a pochi anni fa erano intesi.
Se, negli anni ’80, avessimo proposto di trasferire le leve
macroeconomiche monetarie a una banca internazionale totalmente autonoma
e irresponsabile, saremmo stati presi per matti; e se avessimo proposto
una forza militare internazionale per reprimere le proteste sociali
dovute a una grave depressione economica, saremmo stati isolati e
accusati di nazismo.
La finanziarizzazione
La
finanziarizzazione dell’economia ha sottoposto alla guida di interessi
speculativi di cerchie ristrette la produzione di beni e servizi per la
collettività, la distribuzione delle risorse, la facoltà di concentrare i
redditi, regolare moneta e credito, demolire lo stato sociale e
redistributivo, far competere i lavoratori dei paesi avanzati con quelli
pagati un ventesimo e senza diritti sindacali. La finanziarizzazione
della politica ha trasferito le leve dell’economia politica e del fisco
nelle mani delle medesime cerchie, relegando parlamenti, partiti e
governi a ruoli esecutivi di piani superiori, di teatrino politico e di
capri espiatori per le conseguenze di decisioni prese a porte chiuse da
soggetti insindacabili. Il liberalismo è stato usato per condurre un
percorso di riforme volto a eliminare proprio i diritti liberali e a
instaurare un’autocrazia hegeliana con tasse sempre più alte, e libera
da pretese metafisiche, rispondente solo al capitalismo finanziario
assoluto. Gli organismi dominanti ufficiali entro l’Unione Europea – non
parliamo di quelli non dichiarati – sono stati dotati di caratteri
molto precisi e contrari a tutti i principi che davamo per acquisiti
definitivamente: il Consiglio dei Ministri, la Commissione, la BCE, il
MES non sono eletti, non sono responsabili di ciò che fanno, non
rivelano i verbali dei processi decisionali dei loro vertici, non sono
controllabili da parlamenti né da giudici, possono esercitare grande
violenza sociale, e l’ultimo di essi ha praticamente il potere di
confiscare le risorse dei paesi ad esso aderenti, di attaccare il
risparmio di color che erano cittadini, senza poter esser chiamato a
render conto. I suoi dirigenti più importanti sono addirittura anonimi.
Nei fatti, esso ha preso e imposto e continua a imporre ai popoli,
dall’alto, senza possibilità di interferenza, decisioni estremamente
pesanti e fondamentali. Inoltre si è dotato di un corpo militare per
piegare ogni resistenza dal basso: l’Eurogendfor, che condivide il
carattere della sostanziale irresponsabilità. Questo ordinamento del
potere è stato così costruito mediante trattati e voti parlamentari
senza resistenze e senza mobilitazioni da parte dei partiti popolari,
dei sindacalisti, degli intellettuali, dei giuristi – con rare eccezioni
solitamente bollate come populismi. E’ stata una rivoluzione senza
precedenti nella storia del rapporto tra popolo e potere, nella
condizione dell’uomo rispetto allo Stato o al Sovra-stato. Siamo di
fronte a un cambiamento costituzionale pari per profondità a quelli con
cui si instaurarono i grandi totalitarismi del secolo scorso. E’ la via
europea che porta al totalitarismo assoluto….
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