La scorsa notte l’area attiva AR1877 si è resa
protagonista di un forte flare solare di classe M9, determinando negli
ultimi giorni un’attività particolarmente accentuata. L’evento, ripreso
come al solito dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della NASA,
sembra aver innescato un’espulsione di massa coronale diretta verso la
Terra, ma il cui orario di arrivo non è ancora stato reso noto.
Attualmente il disco della nostra stella è caratterizzato da due macchie
solari con un campo magnetico beta-gamma-delta, capaci di eruzioni
solari molto intense. Le previsioni della NOAA stimano
una probabilità del 40% di brillamenti di classe M nelle prossime ore, e
una probabilità del 5% di flare di classe X. Tra il 20 ed il 22
Ottobre, il campo magnetico terrestre ha ricevuto tre colpi di striscio
dalle nubi di plasma e dalle particelle cariche del vento solare
innescato dalle suddette tempeste, capaci di generare deboli eventi
geomagnetici alle alte latitudini e persino un vero e proprio tsunami di
plasma emerso dal luogo dell’esplosione. Con l’avvicinarsi del mese di
Dicembre, il Sole sembra tornare in gran forma. Proprio in tempo per
il picco massimo del ciclo undecennale previsto a cavallo tra il 2013
ed il 2014.
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