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lunedì 18 novembre 2013

COMISSIONE EUROPEA BOCCIA LA LEGGE DI STABILITA' ITALIANA E AVVERTE:NIENTE INVESTIMENTI. NEL 2014 TAGLIARE E TASSARE.

Bruxelles, 15 nov. (Adnkronos) - Per la Commissione europea "c'e' il rischio" che la Legge di Stabilita' per il 2014 "non consentira' all'Italia di rispettare" l'obiettivo per la riduzione del debito" nel prossimo anno. E' quanto afferma la Commissione Ue nei suoi commenti sulla bozza della Legge di Stabilita' per il 2014.
La Commissione ritiene inoltre che la bozza di Legge di Stabilita' "dimostra progressi limitati per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni fiscali emanate dal Consiglio nell'ambito del semestre europeo".
"Per l'Italia c'e' un rischio che, con i piani correnti, la regola della riduzione del debito non sara' rispettata nel 2014". E' quanto indicato nella comunicazione della Commissione sulla valutazione delle leggi di stabilita' dei paesi dell'Eurozona.


La bozza di Legge di Stabilita' analizzata da Bruxelles mette l'Italia a rischio di "non rispetto delle regole su deficit contenute nel Patto di stabilita'": questa l'opinione della Commissione che mette l'Italia nel gruppo dei Paesi a piu' alto rischio di sforamento dei parametri.
L'Italia "non puo' sfruttare la clausola di investimento nel 2014 in quanto, sulla base delle previsioni economiche di autunno della Commissione, non realizzerebbe l'aggiustamento strutturale minimo necessario per portare il rapporto debito-Pil su un percorso di riduzione sufficiente". E' quanto ha concluso la Commissione europea nei suoi commenti sulla bozza della Legge di Stabilita' per il 2014.
La Commissione chiede inoltre di "accelerare i progressi per attuare le raccomandazioni fiscali nell'ambito del semestre europeo". Secondo le regole del Two-Pack, la Commissione puo' chiedere un piano riveduto se ha individuato inosservanze particolarmente gravi negli obblighi della politica di bilancio previsti dal Patto di stabilita' e crescita. Ma, si spiega dalla Commissione, "non e' stato il caso in questo round". Cioè, per ora.

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