La Cometa
ISON (C/2012 S1) potrà essere visibile in modo spettacolare, una volta
che attraverserà il Sistema Solare interno, verso la fine del 2013.
Durante le settimane prima del 28 novembre, ISON si avvicinerà al Sole,
quindi la cometa sarà visibile con piccoli telescopi e binocoli. Gli
Osservatori di tutto il mondo e i telescopi spaziali come Hubble, IRAS e
SOHO, seguiranno la cometa durante il suo viaggio intorno al Sole. Se
ISON sopravviverà al passaggio infuocato di energia solare, che sembra
probabile, ma non certa, la cometa sarà in grado di essere visibile ad
occhio nudo nel cielo prima dell’alba nel mese di dicembre.
Questa
animazione mostra la traiettoria della cometa ISON attraverso il sistema
solare interno. La prima sequenza è la cometa vista lungo la sua orbita
e nella seconda sequenza è una vista perpendicolare all’orbita della
ISON.
Come tutte le comete, ISON è una macchia
di gas congelati misti a polvere. Spesso descritte come “palle di neve
sporca”, le comete emettono gas e polvere ogni volta che si avventurano
vicino al Sole e il materiale ghiacciato si trasforma in gas attraverso
un processo chiamato sublimazione. Il 1 ottobre 2013, ISON è passata
avicino a Marte ad una distanza di circa 6,5 milioni di miglia (10.500
mila km).
Alla fine di novembre, ISON scatenerà
fiumi di polvere durante il suo incontro ravvicinato con il Sole a
contatto quindi con il forte calore sprigionato dalla nostra stella e
tutti i satelliti di monitoraggio soalre (SOHO) registreranno il suo
passaggio. In questo periodo la cometa può diventare abbastanza
brillante da poter essere vista solo alzando la mano per bloccare la
luce abbagliante del Sole. Ma il destino di ISON non termina qui.
Qualunque cosa accada, gli scienziati saranno in grado di imparare di
più sulle comete, su come queste interagiscono con il Sole.
Successivamente ISON per effetto fionda della gravità del Sole, questa
si sposta verso la Terra, dove sarò visibile nel crepuscolo mattutino
fino a dicembre. Secondo la NASA la Cometa ISON scuoterà la Terra il 26
dicembre 2013, quando si avvicinerà a 40 milioni di miglia, ovvero a
circa 65 milioni di km
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