Un mese fa un team di subacquei russi tirò fuori dal fondo dal lago di Chebarkul,
nella regione russa di Chelyabinsk, una roccia che potrebbe essere il
più grande frammento trovato finora del meteorite che cadde appunto
negli Urali il 15 febbraio di quest’anno. Questo corpo celeste è di
grande interesse per la comunità scientifica internazionale e ogni nuovo
indizio relativo ad esso è prezioso per conoscere meglio le possibili
minacce che arrivano dallo spazio.
Questa
settimana un gruppo di scienziati provenienti dal Canada, Stati Uniti
d’America e Europa ha indicato che secondo i loro calcoli, la frequenza
con la quale cadono sulla Terra, meteore (e altri detriti spaziali)
come quello caduto a Chelyabinsk, potrebbe essere 10 volte più grande
di quanto si pensasse . Non si è rimasti sorpresi dalla creazione di un
network scientifico internazionale, sostenuto dalle Nazioni Unite, che
ha tra i suoi obiettivi lo sviluppo di robot kamikaze che sarebbero in
grado di modificare il percorso dei corpi celesti pericolosi.
Gli
astronomi stimano che il numero di asteroidi che si trovano nel nostro
sistema solare e che potrebbero spazzare via una città delle dimensioni
di New York, è pari a un milione. Una collisione di un asteroide con la
Terra può causare un incendio, un terremoto o uno tsunami. Rammentando
l’estinzione dei dinosauri di solito viene attribuita a un asteroide che
colpì la Terra 65 milioni anni. Solo un mese fa, per esempio, hanno
scoperto l’asteroide 2013 TV135 , con un diametro stimato di 400 metri,
che potrebbe entrare in collisione con la Terra (secondo i dati della
NASA) nel 2032.
In questo
grafico (vedi sopra) elaborato dalla agenzia di stampa russa RIA
Novosti appaiono asteroidi che vengono ritenuti potenzialmente
pericolosi alla Terra nei prossimi 200 anni.
FONTE: SEGNIALI DAL CIELO
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