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lunedì 2 dicembre 2013
C/2012 ISON SI E' DISSOLTA: LA POLVERE DELLA COMETA DIRETTA VERSO LA TERRA?
Ciò che era rimasto della cometa ISON si sta
velocemente dissipando in una nube di polvere. Un trend che rende
improbabile uno spettacolo nei nostri cieli nel corso dei prossimi
giorni. La ISON, secondo gli esperti, è ormai una cometa “fantasma”, che
nel corso di poco tempo tenderà a scomparire. C/2012 S1 non è visibile
nemmeno dai cieli ideali dell’Artico. Come si legge sul sito
spaceweather, il pilota Brian Whittaker ha cercato di
osservarla da 36.000 piedi, ma senza fortuna. Questo la dice lunga sulle
difficoltà di osservazione dell’astro chiomato. Le ultime immagini del
veicolo spaziale SOHO della NASA hanno
mostrato un oggetto sempre meno brillante, rendendo l’appellativo di
cometa di Natale ormai soltanto una speranza infondata. E’ ancora troppo
presto per escludere osservazioni telescopiche dell’astro, ma è fuori
dubbio che il cielo boreale non mostrerà ISON ad occhio nudo.
Rappresentazione grafica
Il calore del Sole ha fatto sublimare ogni minuto
oltre 112.000 libbre di polvere dal suo nucleo anche a distanze molto
elevate. Polvere che secondo una nuova scoperta potrebbe essere diretta
verso la nostra atmosfera. L’esperto ricercatore Paul Wiegert della University of Western Ontario,
ha utilizzato un computer per modellare la traiettoria della polvere
espulsa dalla cometa ISON, e le sue scoperte suggeriscono che
un’insolita pioggia di “meteore” potrebbe piombare nella nostra
atmosfera nel mese di Gennaio 2014. La particolare pioggia potrebbe avere alcune caratteristiche interessanti e non deve incutere timore alla popolazione.
Secondo i modelli del ricercatore, il flusso di detriti è popolato da
minuscoli granelli di polvere non più grandi di pochi micron di
larghezza, spinto verso la Terra dalla pressione della radiazione
solare. Essi colpiranno alla velocità di 56 Km/s, pari a 200.000 Km/h.
Poiché le particelle avranno dimensioni così piccole, l’atmosfera
superiore della Terra le rallenterà fino a fermarle. Invece di bruciare
in un lampo di luce come avviene per i corpi più grandi, esse si
ammucchieranno nell’atmosfera inferiore. La pioggia sarà quindi
praticamente invisibile e molto lenta, tanto da richiedere mesi o anni
prima di stabilirsi negli strati più esterni della nostra atmosfera. In
questo lasso di tempo, le minuscole particelle potrebbero creare le
bellissime nubi nottilucenti, ossia un fenomeno
atmosferico ancora poco noto, visibile dopo il tramonto. Si tratta di
nubi dal bagliore blu elettrico collocate nella mesosfera, ad oltre 80
chilometri sopra i poli della Terra.
Credit: Marek Nikodem
Wiegert osserva un’altra curiosità: “La pioggia delle particelle sta per colpire il nostro pianeta da due direzioni contemporaneamente.”Quando
la Terra attraverserà il torrente di detriti, questi arriveranno da due
direzioni contrapposte. Uno sciame di polveri seguirà la cometa nel suo
passaggio radente con il Sole, mentre l’altro si muoverà in direzione
opposta, spinto lontano dalla nostra stella dalla pressione della
radiazione solare. Saranno quindi ai lati opposti della Terra e
simultanei. “Un evento senza precedenti!”, esclama il ricercatore. I frammenti non rappresenteranno un pericolo nemmeno per i veicoli orbitanti intorno alla Terra. “Queste particelle – spiega Bill Cooke, scienziato del Meteoroid Environment Office della NASA – sono
troppo piccole per penetrare le pareti dei nostri satelliti e non hanno
alcuna possibilità di mettere in pericolo gli astronauti della Stazione
Spaziale Internazionale”. “Tuttavia – aggiunge – gli operatori saranno informati per evidenziare eventuali anomalie”.
Questo fenomeno, è bene ribadirlo, non è lo stesso di cui parla qualche
burlone in rete. Non si tratta di frammenti in grado di causare danni
alla vita sulla Terra e non rappresenterebbero alcuna minaccia per il nostro pianeta”. “Gli eventuali frammentiancora presenti – afferma lo scienziato Don Yeomans della NASA – proseguirebbero lungo la stessa traiettoria della cometa originale”.
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