I missili “Iskander”, schierati presso i confini con la Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, possono essere dotati sia di testate convenzionali che nucleari e sono in grado di colpire bersagli ad una distanza fino a 500 chilometri: pertanto potrebbero raggiungere Berlino, scrive il giornale. Le stesse fonti di sicurezza riportano che l’installazione dei missili è avvenuta negli ultimi 12 mesi. Finora Mosca ha sempre smentito di aver installato missili a Kalliningrad ma in suo recente discorso alla nazione Putin ha denunciato che lo scudo anti missile della Nato è «difensivo solo a parole». E che esso, insieme alla corsa Usa verso nuovi armamenti, in particolare quelli a lungo raggio non nucleari, rischia di azzerare gli attuali accordi sul disarmo atomico invalidando quindi l’equilibrio strategico post guerra fredda. Ha, inoltre, aggiunto il leader russo: «nessuno dovrebbe illudersi sulla possibilità di ottenere una superiorità militare sulla Russia, risponderemo a ogni sfida, politicamente e tecnologicamente».
Secondo il
quotidiano tedesco, la Russia avrebbe dunque messo in atto una antica
minaccia formulata in reazione al progetto di scudo anti missile
americano, apparentemente concepito dagli americani come difesa da
eventuali attacchi di Iran e Corea del nord ma considerato da Mosca come
una insopportabile minaccia alla sua sicurezza strategica.
Nessun commento:
Posta un commento