(ANSAmed) La situazione economica delle famiglie greche continua a
peggiorare a vista d'occhio secondo una ricerca condotta dall'Istituto
per le Piccole Imprese della Confederazione Generale Professionisti,
Commercianti e Artigiani ellenici (Ime-Gsevee). Si tratta della ricerca
annuale della centrale sindacale su un campione di 1.207 nuclei
familiari rappresentativi a livello nazionale condotta in collaborazione
con la società Marc lo scorso dicembre allo scopo di registrare le
ripercussioni della
crisi economica sulle famiglie greche. Dalla ricerca è emerso che una
famiglia su tre teme di perdere la propria casa a causa dei debiti
accumulati, mentre gran parte della popolazione dichiara di non essere
in grado di soddisfare i propri impegni finanziari. Nello stesso tempo,
1,4 milioni di famiglie hanno almeno un disoccupato in casa e di loro
solo un 9,8% riceve il sussidio di disoccupazione, mentre oltre un
milione di greci non hanno alcuna garanzia per il loro lavoro. Il 44,3%
dei nuclei familiari risulta indebitato con le banche mentre un greco su
10 si è visto sinora costretto a vendere parte della sua proprietà per
riuscire a superare la crisi.Inoltre si teme
che le recenti misure di austerità che riguardano, tra l'altro, la
tassa sugli immobili e il sequestro dei depositi bancari in caso di
mancato pagamento delle tasse, creeranno ulteriori difficoltà per le
famiglie greche.
Il 94,6% delle
famiglie, secondo la ricerca, ha subito una riduzione media del 39,47%
del proprio reddito dal 2010 sino ad oggi, con la Regione dell'Attica in
prima posizione, mentre il principale reddito di gran parte delle
famiglie (48,6%) proviene dalle pensioni. La situazione si presenta
ancora più drammatica per quanto riguarda il settore dei beni di
consumo.
Il 63,7% delle
famiglie dichiara di aver ridotto le spese per l'alimentazione, il 90,3%
ha tagliato le spese per il vestiario e il 90% ha limitato quelle per i
ristoranti, i locali ed il cinema. Il 75% delle famiglie ha ridotto
anche le spese per il riscaldamento e il 36,5% ammette che ormai
acquista solo prodotti di qualità inferiore.
FONTE: ANSA
Nessun commento:
Posta un commento