Chi
desidera presentare una domanda per partecipare alla missione spaziale
Osiris-Rex, deve registrarsi presso la sede NASA della Missione stessa e
fornire il proprio nome e cognome, paese di residenza e il suo
indirizzo e-mail. La domanda va presentata entro il 30 settembre 2014.
La NASA promette di registrare tutti i nomi proposti su un microchip,
oltre ai vari messaggi che verranno poi inseriti nel data base del
computer di bordo della sonda. I volontari, una volta registrati i
messaggi nelle ‘Messaggerie per Bennu’ il programma potrà caricare e
stampare il certificato o attestato di presenza, ufficialmente
confermato dalla NASA, relativo alla partecipazione alla missione.
A seguito
del lancio della sonda , il candidato prescelto, riceverà costantemente
aggiornamenti circa la posizione della sonda e del resto della
missione, fino a quando l’unità spaziale farà ritorno sulla Terra.
OSIRIS-Rex è il primo progetto per studiare un asteroide con una sonda
automatica. Si prevede che la sonda si avvicini al corpo celeste nel
2020 e sarà mantenuta in orbita intorno allo stesso asteroide, per circa
sei mesi ad una distanza di cinque chilometri dalla sua superficie, che
sarà mappata metro per metro.
Gli
scienziati sceglieranno un luogo dove la sonda atterrerà e preleverà un
campione di circa 60 grammi, prima di tornare a casa. Gli scienziati
sperano che i campioni di roccia carbonica prelevati dall’asteroide
possano gettare luce sulle origini del sistema solare, risalente a circa
4.500 milioni di anni fa. L’ asteroide 1999 RQ36 possiede un diametro
di circa 500 metri ed è considerato il corpo celeste più pericoloso per
il nostro pianeta da quelli noti fino ad oggi, in quanto ha una maggiore
possibilità di collisione con la Terra intorno all’anno 2182.
Benu o
Bennu è unadivinità zoomorfa del pantheon dell’antico Egitto, è un
uccello mitologico consacrato al dio Ra e simbolo della nascita e della
resurrezione dopo la morte, quindi, dell’eternità della vita. Collegato
alla dottrina eliopolitana, viveva sulla pietra Benben posta nel tempio
di Eliopoli.
All’inizio
era rappresentato come una cutrettola, uccello della famiglia dei
passeracei. Durante il Nuovo regno prese le sembianze di airone cenerino
un trampoliere dal becco lungo e sottile e con due piume dietro al
capo.
Si suppone
che il nome Benu possa derivare da webwn, verbo egizio che significa
“brillare”, “sorgere”: infatti, nelle raffigurazioni trovate sul Libro
dei morti o in molti affreschi esso sembra sorgere dalle acque.
Per i greci divenne phoenix,
la longeva e miracolosa fenice. Era il signore del giubileo reale,
poiché simbolo della rinascita e del rinnovamento, come il Sole che
all’alba rinasce e si rinnova. Le raffigurazioni di questa divinità sono
presenti molto spesso nel Libro dei morti e nelle pitture parietali.
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