Il 2013 sarà ricordato come l’anno delle comete e dei meteoriti caduti sulla Terra. Per gli astronomi è un caso enigmatico -”…è
come se qualcosa, ancora a noi invisibile, ma di grandi dimensioni,
spingesse comete ed altri corpi all’interno della fascia degli
asteroidi… al
momento sono 4 le comete che si avvicinano al Sole, ma supponiamo che
ne esistano altre… ancora non abbiamo risposte esaurienti per capire il
fenomeno.” Questa
l’affermazione è di un astrofisico francese durante un incontro tra
appassionati e studiosi delle stelle che si è tenuto alcuni giorni fa a
Nizza.
In effetti
oltre alla cometa Ison, di cui abbiamo parlato nel nostro notiziario
tre settimane fa, ora si aggiungono nel nostro cielo notturno: la C/2012
X1 LINEAR, la 2P/Encke e la C/2013 R1 Lovejoy. Un vero ingorgo
cometario come non si registrava da tempi immemorabili. Per fortuna le 4
comete viaggiano lontane dal nostro pianeta, anche se a dicembre forse
le vedremo tutte insieme illuminare il nostro cielo notturno. Quello che
invece ci preoccupa è l’aumento non indifferente di cadute di meteoriti
sul nostro pianeta, da quello in Russia che provocò 1000 feriti a
quello nel Messico e poi negli USA, in Africa e due in Cina.
Fortunatamente non erano corpi celesti di dimensioni rischiose per il
genere umano, tuttavia capaci di preoccupare il mondo scientifico per la
loro eccessiva presenza nei nostri cieli.
L’astrofisico
Anatoly Perminov, presidente dell’agenzia spaziale russa, è convinto
dell’esistenza di un oggetto che sta “spingendo” materiale ( asteroidi,
meteore, comete) dalla fascia di Kuiper, alcuni dei quali hanno già
colpito Giove nel 1994 (Shoemaker-Levy). Perminov e il suo team di
scienziati credono che si tratti di una stella nana bruna oppure di un
nuovo corpo astrale sconosciuto che sta entrando nel nostro Sistema
Solare. Anche altri scienziati di altri Paesi la pensano così, anzi
alcuni suppongono che stia entrando nel nostro sistema un altro minore,
rappresentato da un stella, magari bruna, e dalla sua corte di pianeti.
Un altro
astronomo canadese, che per non essere identificato si è fatto chiamare
George, in un sito internet USA di appassionati del cosmo, ha dichiarato
un mese fa che esiste una forza molto potente ai confini del nostro
sistema solare che sta spingendo asteroidi, comete e meteore verso il
nostro Sole. Lo stesso Sole infatti comincia a dare segni
“d’insofferenza” a causa della presenza di questa misteriosa forza,
infatti sta intensificando le sue manifestazioni coronarie.
Sempre
secondo questo scienziato la spiegazione è dovuta all’avvicinamento di
un altro sistema planetario guidato dalla tanto ricercata stella sorella
del nostro Sole, una nana bruna mai diventata sole come il nostro, ma
comunque grande 3 o 4 volte Giove e che ogni tanti milioni di anni
interseca con il nostro sistema solare. In effetti, dice sempre George,
l’universo è pieno di sistemi stellari doppi o tripli, sistemi con una
sola stella sono più rari.
Dobbiamo
allora cominciare a preoccuparci? Secondo George si, perché la presenza
di altri pianeti della stella compagna (nana bruna) del Sole all’interno
del nostro sistema planetario porterebbe a squilibri gravitazionali non
indifferenti soprattutto per i pianeti interni, ossia Marte, Terra,
Venere e Mercurio. Ciò vorrebbe dire catastrofi bibliche e rischi seri
per tutta l’umanità.
Due anni
fa Accademia Kronos organizzò una spedizione scientifica in Norvegia per
scoprire il motivo di una grande moria di pesci. Lo scopo però era
anche quello di capire perché in Norvegia si erano costruiti rifugi
sotterranei per migliaia e migliaia di persone, come se ci si aspettasse
qualche cataclisma immane. Nessuno aveva saputo dare una risposta
esauriente, in particolare quando si chiedeva il perché di una
gigantesca realizzazione in un isola tutta di granito per conservare i
semi di tutte le piante della Terra. Alla fine però ad una domanda
specifica fatta ad una persona che aveva partecipato alla realizzazione
di uno di questi rifugi, qualcosa gli è “sfuggito”.
Bleffando,
fingendo di sapere, a questo norvegese abbiamo chiesto:” State
preparandovi anche voi all’arrivo di un grande pianeta che sconvolgerà
la nostra Terra o di una tempesta solare di inaudita potenza?”
La risposta sconcertante è stata: “…forse! “
Quello che
di più sconcerta è che non solo la Norvegia ha realizzato questi
rifugi, ma la Svezia, l’Inghilterra, la Russia, Israele e gli USA. E’
noi in Italia abbiamo fatto qualcosa? Non credo, del resto per i BIG del
pianeta Terra, quelli che pensano di salvarsi, gli italiani non
servirebbero a nulla, ma anzi potrebbero essere portatori di mafie e
furberie dannose alla eventuale nuova umanità.
TRATTO DA QUI
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