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venerdì 6 dicembre 2013

ANOMALIE NEL SISTEMA SOLARE: NUOVE IMMAGINI DELL'ESAGONO DI SATURNO REGISTRATO DALLA SONDA CASSINI.

Nel novembre 2006  la notizia di insoliti tornadi su Saturno con le immagini trasmesse dalla sonda Cassini, avevano permesso di individuare una gigantesca tempesta, grande due terzi del diametro terrestre, e che occupava 8000 km del Polo Sud di Saturno. La tempesta rappresentava una assoluta novità osservativa su pianeti che non siano la Terra; aveva caratteristiche molto simili a quelle di un uragano anche se, come disse il dott. Andrew Ingersoll, membro della squadra Cassini, «Assomiglia ad un uragano, ma non si comporta come un uragano – Qualunque cosa sia, stiamo cercando di mettere a fuoco l’occhio di questa tempesta per scoprire perchè è là».


Anche in questo caso, gli scienziati non sanno cosa pensare, né hanno idea dell’origine del bizzarro comportamento climatico dei pianeti. Passa un anno e nel Marzo del 2007, sempre la sonda Cassini mostra le incredibili immagini di un nuovo uragano su Saturno, talmente grande da includere tutto il proprio polo nord. Ma la cosa incredibile è che questa volta la formazione ciclonica è di forma esagonale!
«È una cosa molto strana, il ciclone ha una forma geometrica assolutamente precisa presentando 6 lati praticamente di proporzioni perfettamente identiche», affermò allora Kevin Baines, esperto atmosferico e membro del team che curava lo spettrometro ad infrarossi della sonda Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA, a Pasadena. «Non abbiamo mai visto niente del genere su nessun altro pianeta. Anzi, la densa atmosfera di Saturno è dominata da onde che plasmano le nubi in modo circolare e celle convettive che fanno lo stesso lavoro, per cui è forse il pianeta del sistema solare in cui meno ti potresti aspettare l’apparizione di una formazione ciclonica in forma di una precisa figura geometrica a sei facce. Eppure è lì».
Anche il clima di Giove sta cambiando, forse è tutta l’atmosfera del pianeta che si surriscalda, come avviene oggi sulla Terra, dove si registra un notevole aumento di intensità e di numero degli uragani. C’è un perché di queste variazioni climatiche del gigantesco Giove? Forse le nuove macchie ci aiuteranno a capirlo, e non si esclude che possano fondersi, dando luogo a una macchia grandissima, come quelle talvolta apparse e osservate a lungo su Saturno, altro pianeta su cui si scatenano tali uragani. Quanto alle colorazioni rossastre, vengono attribuite a vapori di zolfo.

LE ULTIME IMMAGINI DI CASSINI DELLA TEMPESTA PIU’ MISTERIOSA DEL SISTEMA SOLARE

Recentemente la Missione Cassini della NASA ha catturato ancora una volta la tempesta esagonale su Saturno e a seguire l’incredibile animazione ad alta risoluzione della corrente a getto psichedelico nota appunto come il Saturn Nord Hexagon. 

Lo strano oggetto poligonale è un uragano con sei facce delle dimensioni impressionanti,  con venti della velocità  di 200 mph che gira intorno al polo nord di Saturno. Gli scienziati non sanno spiegare esattamente come l’esagono ottiene la sua forma perfetta, ma il sospetto che abbia a che fare con il modo in cui i getti interagiscono con l’atmosfera gassosa di Saturno. I colori visti nella gif animata che potete vedere sotto, non sono del reale colore, ma sono stati accentuati e resi in questo modo, tale per cui il team scientifico della Cassini possa meglio identificare le diverse particelle gassose che compongono la tempesta esagonale. 

Ora che Saturno sta entrando nella sua estate del nord, le condizioni di luce sono migliorate, permettendo alla sonda spaziale di ottenere le migliori immagini ancora di questo strano vortice. Il Solstizio d’estate di Saturno avverrà nel 2017, proprio alla fine prevista della missione Cassini. Ma i tagli di bilancio della NASA potrebbero costringere l’agenzia di mandare in pensione Cassini molto presto , forse nel 2015, il che significa che i ricercatori perderanno una straordinaria opportunità di studiare uno dei misteri più folli del sistema solare.

Ad oggi non si conoscono ancora gli effetti di cosa stia succedendo, circa l’innalzamento della temperatura mai registrata prima, sia prima che dopo la mega tempesta su Saturno,  il cui vortice ha avvolto tutto l’emisfero settentrionale. Alcuni ricercatori parlano dell’influenza gravitazionale di un eso-pianeta, come ad esempio l’ormai famoso Pianeta X, di cui in questo periodo se ne sta sempre parlando di più. Insommma, una delle più grandi tempeste mai viste su Saturno dicono alla NASA, che potrebbe non essere più vista dalla Terra, per via del pre-pensionamento della sonda Cassini.




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