La faglia che genero’ il sisma magnitudo 9 in Giappone è più debole di
quel che si poteva pensare, lo hanno stabilito i ricercatori delle
università del Giappone e della California, che si sono spinti fino a
quote molte profonde per analizzare tutto. Lo studio è stato pubblicato
in tre articoli sulla rivista Science, ed è molto interessante. I
fattori scatenanti lo tsunami sono stati due, la sottigliezza della
faglia e la sua debolezza, hanno contribuito a quell’immensa catastrofe.
Un dato anche un po preoccupante per via del fatto che una situazione
del genere potrebbe accadere anche in molte altre zone del mondo. Nello
specifico caso giapponese, il sisma si è generato in una zona da
subduzione, la placca del Nord America è scivolata su quella del
Pacifico spostandosi di 50 metri e andando a far sprofondare il terreno
che poi ha generato lo Tsunami.
La nave scientifica giapponese, per procedere analisi,si è spinta fino
alla zona dell’epicentro ed è stata eseguita una perforazione di circa
800 metri, in una zona dove l’oceano è profondo 6.900 metri, un’impresa
mai eseguita finora.Grazie a questa immersione tra le Placche e rilievi
di roccia si è potuto eseguire lo studio.
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